lunedì 22 aprile 2013

Jordan Maxwell

Chi è Jordan Maxwell?
Al secolo Russell Pine, nasce a Pensacola, Florida, il 28 dicembre del 1940. Il 1940 fu un anno bisestile. Lo pseudonimo deriva da un nome citato in un’opera della teosofa Helena Petrovna Blatavsky, “Iside svelata” (1877 – Edito in Italia da Armenia).
Come afferma egli stesso, fin dalla prima infanzia le "nozioni occulte" esercitarono su di lui un irresistibile fascino. Da bambino amava ascoltare i racconti di un suo prozio impiegato presso la Segreteria di Stato del Vaticano. Storie, a suo dire, di intrecci occulti tra politica e religione. Il suo interesse per le cose occulte riguarda però il senso letterale del termine. In origine “occulto” non si riferisce alla magia o all'esoterismo, ma solo a ciò che è “nascosto”.
A 19 anni si trasferisce a Los Angeles: "[...] con pochi soldi e nessuna idea precisa di cosa fare." La scintilla che accese la sua carriera di occultista fu innescata dall'incontro con un intellettuale di nome Bob Ferney, attraverso cui Maxwell conobbe le opere di Charles Hoy Fort, ricercatore del paranormale vissuto all'inizio del secolo scorso. A Los Angeles lavorò per tre anni come editor per "Truth Seeker Magazine", la più antica rivista di occultismo americana, fondata nel 1873.
In più di quarant'anni di attività, e con molti titoli al suo attivo, oltre che trasmissioni televisive (CBS), radiofoniche e numerose conferenze, si può tranquillamente affermare che Maxwell sia uno dei maggiori esperti internazionali di simbolismo. Ricercatore e studioso indipendente nel campo della astro-teologia, religione, società segrete, e occultismo: "[...] Avanguardista, profetico, visionario, colto, ma anche ombroso, vanitoso e scostante. Addirittura disonesto, per alcuni. Senza dubbio uno dei personaggi più controversi dell'ambiente." (rif. anticorpi.it)
Tra i suoi tanti lavori, quello più famoso (o più pertinente per le nostre ricerche) è un libro di saggistica intitolato “Matrix of power: come il mondo è controllato da persone potenti senza la vostra conoscenza”, edito nel 2000 (mai tradotto in italiano). Questo libro fa riferimento ad un lavoro meno recente. Un cortometraggio della durata di un'ora, girato nel 1992, e intitolato proprio: “Matrix of Power”. Analizzeremo più avanti, in un’altro post, i contenuti di questo lavoro. Altrettanto importanti sono le numerose conferenze in cui egli analizza la simbologia dietro la religione cristiana. Anche questo lavoro sarà analizzato più avanti, per motivi di spazio.
Il 28 gennaio 2004 (bisestile), la Federal Trade Commission (FTC) emise una sentenza per contumacia ai danni di Jordan Maxwell e Vic Varjabedian, alias Varouj Varjabedian. L’accusa che li coinvolse riguardava certe frodi connesse a operazioni di ripianamento debiti da parte della società BBCOA. Tuttavia non fu provato il coinvolgimento di Jordan Maxwell. A quel tempo egli occupava un piccolo ufficio all’interno della BBCOA; una piccola stanza in cui egli dormiva sul pavimento.
Perché è importante questo personaggio per le nostre ricerche? Per diversi motivi dovrei dire. Egli fu il primo a utilizzare il termine “Matrix” in relazione alle teorie di complotto internazionale. Il film che rese famoso questo termine è posteriore ai suoi lavori (“Matrix” uscì nel 1999, scritto e diretto da Lana e Andy Wachowski, n.d.r.).
Inoltre, anche se da verificare, nei suoi lavori egli identifica tutta una serie di simbologie religiose che farebbero presupporre come totalmente errata la nostra percezione degli stessi. Ci hanno raccontato una storia sbagliata, sembrerebbe dire, i fatti sono andati diversamente da come li conosciamo. Questo punto sull’Astro-Teologia è fondamentale, perché fondamentale è la religione nella nostra società (da credenti o meno).
Tuttavia, per il momento senza addentrarci troppo nell’argomento, c’è anche un altro elemento che vale la pena sottolineare. Uno dei capisaldi fondamentali, a quanto si dice, dell’ascesa degli Illuminati, del loro “complotto”, è la caduta della religione. La perdita della fede. Attaccare quindi la religione ufficiale, in questo caso il Cristianesimo ma non solo, potrebbe anche essere parte di un piano molto più inquietante.
Quindi, chi è Jordan Maxwell?
 


Per saperne di più:





venerdì 19 aprile 2013

Editoriale


Primo post. Il luogo adatto in cui motivare l’esistenza di questo blog.
Negli ultimi anni, o forse dovrei dire negli ultimi due decenni, con un'intensità via via crescente sono fiorite una serie di teorie complottiste. La nostra attenzione è stata dirottata su: Illuminati, Massoni, Trilaterale, Club Bilderberg, Skull & Bones, Fabian Society, Bohemian Society, NWO...
Inoltre, per la prima volta nella storia, ci hanno spiegato con dovizia di particolari e l’aiuto di filmati YouTube (per facilitarci la comprensione, n.d.r.): il Debito Pubblico, il Signoraggio Bancario, il ruolo delle Banche Centrali.
Non contenti, si sono profusi in un ultimo sforzo: spiegandoci il simbolismo dietro la religione cristiano-massonica meglio di quanto abbia saputo fare il prete della parrocchia dietro casa durante gli anni di catechismo doposcuola; o al contrario, dandone una lettura così letterale da far emergere una nuova mitologia capace di soppiantare quella precedente, non più adeguata ai tempi.
Perché? Qualcuno se l'è forse chiesto? Perché proprio ora, con intensità crescente e grande profusione di sforzi, hanno voluto intraprende questa battaglia titanica contro i "poteri forti"? Come se si potesse vincere se fossero davvero forti... Poteri capeggiati da: Astor, Bundy, Collins, Dupont, Freeman, Li, Onassis, Rothschild, Rockefeller, Russel, Van Duyn, Bush, svariati e insospettabili presidenti americani e i Merovingi (e sfido chiunque a dirmi che sapeva/ricordava chi fossero i Merovingi prima di Dan Brown).
Ma forse la domanda giusta non è perché. Forse la domanda giusta è chi. Chi ce lo sta dicendo? Chi si sta professando profeta in Terra Santa? Naturalmente non parlo dei portavoce: Adam Kadmon, Beppe Grillo, Leo Zagami, David Icke, Peter Joseph, Jordan Maxwell, Giacinto Auriti, Alfonso Luigi Marra, Mauro Biglino. Loro li conosciamo. No. Quello che bisognerebbe chiedersi è chi sta dietro questi nomi, questi volti, queste voci. Chi li pilota? Chi gli fornisce le informazioni? Chi è il regista dietro la cinepresa? Scoprendo chi forse possiamo cominciare a ipotizzare il perché.
Tuttavia, noi umili schegge impazzite di un sistema sclerato non abbiamo accesso a queste informazioni. Non ne hanno acceso loro, entrambi i fronti della moderna guerra fredda, o forse dovrei dire guerra medianica a carattere binario, figuriamoci se possiamo saperlo noi. Noi che siamo quella vasta maggioranza “che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto”, come dice il buon Nicholas Murray Butler. Noi che non sappiamo “guardare il dietro le quinte” della nostra umile e modesta esistenza quotidiana.
O forse si? No. Ascoltate un folle, no. Ma una cosa possiamo tentare di farla comunque. Visto che ci hanno fornito un copione, per quanto pieno di buchi e mezze verità, almeno possiamo sforzarci di leggerlo. Così, per curiosità. E magari, sfogliandolo, leggendo al di là delle righe, potremmo tentare di ricostruire una storia.
Illusi. Anche in questo momento. L’unica cosa che possiamo sperare di scoprire, l’unica pista che possiamo individuare da improvvisati James Bond quali siamo, è quella che vogliono farci trovare loro. Loro, chi? Loro! Vedi come la domanda chi ritorna frequente? CHI!
Senza alcuna pretesa ma con ostinata serietà, proviamo a confrontare le informazioni di cui il web è ormai colmo. Proviamo a investigare sulle fonti. Proviamo a fare luce lì dove c’è ombra, e fare un po’ d'ombra lì dove c’è troppa luce. E chissà cosa succede.
Come te, anch'io sono solo una scheggia impazzita del tuo stesso sistema sclerato. Per comodità chiamami Shadow. Indagatore dell’informazione, quella vera, quella che non ti dicono. Salve!

Shadow